Torino la capitale del Piemonte

Per chi sceglie di visitare il Piemonte per la prima volta Torino è una meta irrinunciabile. La storia ha reso grande il capoluogo piemontese facendone la prima capitale d’Italia, ed abbellendola con palazzi barocchi, splendidi musei, antiche piazze e caffè storici che le danno un fascino unico.

Torino è una città che sorprende per la ricchezza dell’offerta culturale. Oltre cinquanta tra musei, beni culturali, castelli, residenze e spazi espositivi presenti in città e nei suoi dintorni costituiscono un patrimonio prezioso capace di incontrare e soddisfare le esigenze di chi ha sete di cultura, di arte e di bellezza.
Questo ricco patrimonio, le cui origini sono da rintracciarsi nel collezionismo dinastico sabaudo, si è strutturato e ampliato nel tempo. Dalla metà del Settecento a oggi, Torino e i territori ad essa afferenti hanno visto la nascita di istituzioni museali che non hanno smesso di accrescere il proprio prestigio a livello nazionale e internazionale.

Gli appassionati di archeologia potranno lasciarsi incantare dalla ricchezza delle collezioni del Museo Egizio (propriamente Museo delle Antichità Egizie) che è oggi considerato il secondo al mondo per importanza dopo quello del Cairo. Altrettanto interessante, per chi ama l’archeologia, sarà la visita al Museo delle Antichità, i cui padiglioni propongono un ideale viaggio a ritroso nel tempo, per conoscere da vicino le numerose e sorprendenti testimonianze delle civiltà greca, romana ed etrusca, con un attenzione particolare agli straordinari reperti del Piemonte antico, a partire dai celebri argenti del Tesoro di Marengo.

Per chi ama l’arte nella sua evoluzione attraverso i secoli, le collezioni di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica – con circa 70.000 opere che testimoniano la cultura figurativa del Piemonte e della Valle d’Aosta – raccontano la storia europea dal Medioevo agli inizi dell’Ottocento, ospitando inoltre capolavori come il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina. Poco distante da quello che fu il Palazzo delle Madame Reali, la Biblioteca Reale custodisce un prestigioso patrimonio di volumi, manoscritti, incisioni, tra cui spicca l’eccezionale raccolta di disegni di Leonardo da Vinci, con il celebre “autoritratto a sanguigna”. La Galleria Sabauda, una tra le più importanti pinacoteche italiane, è il necessario prosieguo della visita. Testimonianza della passione collezionistica della casata, accoglie diversi capolavori di scuola piemontese e di maestri italiani del Quattrocento e Cinquecento, fra i quali Andrea Mantegna e Paolo Veronese, ma anche significative opere pittoriche di scuola fiamminga e olandese. Attualmente espone circa settecento dipinti.
Altra tappa per chi ama la pittura è la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, che comprende opere dal Quattrocento al Novecento di maestri italiani e fiamminghi. Qui la pittura piemontese è magistralmente rappresentata dai cartoni preparatori di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola, autentici capolavori delle botteghe rinascimentali .
Un altro spazio espositivo di grande rilevanza è la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Dal 2002, nel cosiddetto Scrigno, la struttura sospesa sul tetto-pista del Lingotto, sede della prima grande fabbrica FIAT, viene ospitata una parte significativa della splendida collezione privata della famiglia Agnelli. Tra le 30 opere esposte spiccano le sei straordinarie vedute di Venezia del Canaletto, le due sculture di Canova, le testimonianze impressionistiche di Manet e Renoir, una raccolta unica in Italia di sette tele di Matisse e due opere di Picasso, una del periodo blu, l’altra del periodo cubista. Nei cinque piani sottostanti lo Scrigno trovano posto le mostre temporanee organizzate dalla pinacoteca, prestigiose vetrine delle attuali espressioni artistiche.

Come è noto, Torino è stata la culla del cinema in Italia. Il desiderio di conservare questa tradizione e di rinnovare la vocazione della città per la settima arte ha fatto nascere il Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana, il monumento simbolo della città. L’originalità dell’innovativo allestimento, sviluppato in verticale attraverso un itinerario che conduce verso la sommità della spettacolare volta della Mole, propone al visitatore un viaggio straordinario, ricco di suggestioni visive e uditive, che gli farà conoscere la storia del cinema dalle origini a oggi. La terrazza panoramica, a 85 metri d’altezza, da maggio 2013 è raggiungibile non solo utilizzando l’ascensore, ma anche salendo le scale che corrono lungo l’intercapedine della cupola. Un percorso guidato di circa un’ora alla scoperta di meraviglie architettoniche e luoghi mai visti dello straordinario edificio antonelliano.

Per chi ama la storia e non si accontenta di leggerla, il Museo civico Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706, nel suo spettacolare itinerario sotterraneo, fa rivivere al visitatore l’eroico gesto del patriota piemontese che salvò la città dalla conquista francese. Il Museo Diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà, attraverso esposizioni temporanee, proiezioni cinematografiche e incontri con le scuole, si pone invece come centro di documentazione e divulgazione delle esperienze totalitarie che hanno segnato la storia del Novecento. Il percorso multimediale permanente sulla storia di Torino e la sua provincia nel periodo 1938-1948 racconta la guerra di liberazione e le lotte per la conquista dei diritti e si conclude con la visita al rifugio antiaereo sottostante. Il Museo si definisce diffuso in virtù dello stretto rapporto con il territorio di Torino e l’impegno a favore della valorizzazione dei luoghi di memoria: un invito a uscire dagli spazi espositivi per ritrovare nel tessuto cittadino le tracce della nostra storia.  Il 17 marzo 2011, a 150 anni esatti dalla proclamazione dell’ unità d’Italia, è stato riaperto il Museo nazionale del Risorgimento, che nel nuovo allestimento consente al visitatore di ripercorrere la storia italiana dai moti rivoluzionari del 1821 alla prima guerra mondiale, conoscendone i protagonisti e ammirando la Camera dei Deputati del Parlamento subalpino.

Archeologia, arte, storia, ma non solo: la Torino museale offre uno spazio importante anche a scienza e tecnica. Su questo piano, è d’obbligo citare uno dei simboli della città, il ricchissimo Museo dell’automobile, riaperto nella primavera 2011 al termine di un’opera di profondo rinnovamento degli spazi espositivi, curato da François Confino.  Il Museo di anatomia umana Luigi Rolando, con le sue collezioni anatomiche di interesse antropologico ed artistico, è un museo scientifico che è rimasto quasi intatto nel conservare i contenuti e l’allestimento ottocentesco, offrendo al visitatore l’opportunità di rivivere l’atmosfera originale del positivismo torinese. Il Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso testimonia anch’esso questo importante filone culturale di fine Ottocento, presentando il vastissimo e curioso materiale (reperti anatomici, corpi di reato, abiti e maschere mortuarie di criminali) su cui il celebre criminologo fondò le sue teorie. Il Museo della frutta Francesco Garnier Valletti espone una collezione di più di mille frutti artificiali plastici, modellati con verosimiglianza sorprendente dal geniale artista e scienziato di fine Ottocento, e racconta attraverso la ricostruzione degli ambienti originali della Stazione di chimica agraria l’evoluzione della ricerca applicata all’agricoltura nella Torino di quell’epoca.

Due sono i musei che affrontano la scienza coinvolgendo direttamente il pubblico. InfiniTo, centro di didattica e divulgazione dell’astronomia dalle prime scoperte alle imprese spaziali, presenta decine di esperimenti, oltre a un Planetario digitale che consente al visitatore di viaggiare nell’universo per mezzo di sofisticati sistemi di simulazione.
Il Museo A come ambiente, interamente dedicato alle tematiche ambientali, ha nell’interattività la sua caratteristica principale: exhibit, esperimenti, laboratori e percorsi guidati da animatori specializzati offrono a bambini, scuole e famiglie la possibilità di informarsi e riflettere su temi attuali come le fonti energetiche alternative, il riciclo dei materiali, l’acqua, i trasporti.
Vi sono inoltre due musei che raccontano il legame tra Torino e le Alpi. Il Museo nazionale della montagna”Duca degli Abruzzi” documenta gli aspetti naturalistico-ambientali della montagna, le sue tradizioni e la storia della pratica alpinistica.

Un ruolo importante è occupato a Torino dall’arte contemporanea. Proprio a Torino negli anni Sessanta è nata l’Arte Povera, la più celebre neoavanguardia artistica italiana della seconda metà del secolo XX. Qui vivono e lavorano artisti di fama internazionale come Anselmo, Carol Rama, De Maria, Mainolfi, Paolini, Penone, Pistoletto e tanti altri ancora.
La presenza di ben quattro istituzioni dedicate all’arte contemporanea – la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM), il Castello di Rivoli/Museo d’Arte contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz – ha rafforzato il primato di Torino, universalmente riconosciuta come la capitale italiana dell’arte contemporanea.

Nel sistema museale cittadino dell’arte contemporanea, si inserisce anche il  MEF Museo Ettore Fico che è frutto di un attento progetto di riconversione di una parte dell’ex Incet. Propone un’offerta culturale a carattere internazionale attraverso la realizzazione di mostre, eventi culturali, seminari, tavole rotonde e incontri.

Tra i musei insoliti vale la pena di segnalare la recente iniziativa di Intesa SanPaolo: il Museo del RisparmioSi tratta di un progetto unico nel suo genere, in cui tecnologia, interattività e strumenti innovativi avvicinano in modo divertente il visitatore ai temi dell’investimento consapevole e permettono un’esperienza interessante e piacevole, ricca di concetti e testimonianze audiovisive.

Non meno interessante è lo Spazio La Stampa. Inaugurato il 29 ottobre 2012, propone un percorso espositivo che racconta l’evoluzione del quotidiano piemontese dal 1867 ai giorni nostri. La Stampa è il primo quotidiano in Italia ad aver creato un proprio spazio museale, un percorso attraverso il quale il visitatore può ripercorrere le tappe salienti dalla sua fondazione e contemporaneamente rileggerne gli avvenimenti alla luce della storia d’Italia e di Torino. Un viaggio tra passato e futuro, per scoprire il mondo del giornale e del giornalismo, le sue molteplici evoluzioni in campo tecnologico sia nella produzione del giornale sia dei suoi riti e del suo linguaggio.

 

Qui troverete alcuni spunti di visita per organizzare la vostra vacanza a Torino.